30 anni, Siciliana, ottimista, solare e innamorata del mondo! Così si definisce Federica Miceli, founder di Social Media Change e regional manager di Instagramers Sicilia. A lei ho chiesto di ‘disegnare’ un ipotetico viaggio di una settimana nella Sicilia sud orientale, partendo da Taormina per arrivare a Scicli raccontando i luoghi, i segreti e gli angoli più belli da fotografare.
Ecco il nostro viaggio, buona lettura.
Una settimana in Sicilia è decisamente poca per immortalarne la sua infinita bellezza. In questo triangolo di colori, sapori e profumi sono racchiuse mille anime, anzi, come diceva il grande Bufalino: “’le Sicilie sono tante, non finiremo mai di contarle”.
Possiamo però provare a catturarne le sfumature più irresistibili e al tempo stesso quelle che renderanno questo viaggio così immortale da farvi venir voglia di tornare ancora e ancora per assaporarne sempre di più. Se avete in programma un viaggio in Sicilia e non vedete l’ora di fotografare gli scorci più suggestivi, continuate a leggere. In quest’articolo troverete sicuramente ciò che cercate!
DAY 1 TAORMINA
Il nostro tour fotografico della Sicilia non può iniziare che dalla famosissima Taormina. Set di ben 43 grandi pellicole che spiccano nella storia del cinema, Taormina è una meta che non può assolutamente mancare in un itinerario siculo degno di questo nome.
Di fotografie da portare a casa ce ne sono fin troppe! Dai vicoletti che tessono un dedalo di bellezza alla terrazza panoramica di Piazza IX Aprile, che offre una vista impagabile in cui l’Etna si staglia tra il turchese del Mar Ionio. Ma in assoluto la mia immagine preferita è la vista sull’infinito che si gode dall’interno del Teatro Antico.
Il Teatro di Taormina è uno dei meravigliosi lasciti dell’Antica Grecia che conserva un fascino irresistibile. Imponente e con una vista da togliere il fiato! Forse uno dei ricordi fotografici più belli della Sicilia lo scatterete proprio qui: immersi nell’atmosfera poetica del tramonto, tra pietre che hanno visto l’avvicendarsi della storia, con un magnifico panorama sul golfo di Schisò e sulla maestosa Etna (sì, per noi l’Etna è fimmina ma ne parliamo dopo!)
DAY 2 CATANIA
La prima impressione che si ha di Catania è… Nera! Edifici anneriti dalla fuliggine e strade cosparse di cenere sono il patrimonio visivo di una città che ha sempre vissuto accogliendo il volere del suo vulcano Etna. Ma a chi non si ferma al primo sguardo distratto, Catania offre un arcobaleno di colori. Ed è proprio tra queste sfumature variopinte che voglio portarvi per conoscere una Catania diversa.
La prima tappa solleticherà non solo i vostri occhi ma anche il vostro palato. È la pescheria, luogo di ritrovo per tutti i catanesi ma anche per i turisti che non disprezzano mai un’immersione nel folklore più verace. Attraversare all’alba i banchetti montati dai pescivendoli, mentre intonano canzoni che hanno un ché di romantico e vi deliziano con i famosi proverbi locali sarà senza dubbio un’esperienza da immortalare! Divertitevi a cogliere l’essenza pittoresca “d’a piscaria”, non fatevi intimidire dalle “vuciate”, cioè dalle grida dei venditori, e godetevi il tetto di ombrelli colorati che riparano dal sole cocente.
Altra tappa arcobaleno del tour fotografico catanese è San Berillo, emblema di un lato della città etnea che per molto tempo è stato tenuto nascosto. A pochi passi dal centro storico, ci sono vicoli per molto tempo etichettati come “a luci rosse”, simbolo di perdizione e delinquenza. Oggi le stradine di San Berillo sono diventate un concentrato di vita e colori, tra murales di Freeda, vecchi water agghindati e piantine coltivate dentro i fondi delle bottiglie.
DAY 3 ETNA
L’Etna per noi siciliani è semplicemente “A’ Muntagna“, per questo è fimmina! Maestosa e quasi magica, talmente ci affascina e ci attrae! Inutile raccontarvi la suggestione di camminare sul vulcano attivo più alto d’Europa, toccare a mani nude le pietre laviche, vedere i vecchi crateri e sentirsi trasportati su un’altra dimensione.
L’Etna è uno spettacolo che non ha mai fine! Dalla primavera, quando si colora di fiori e profumi, all’inverno con la sua candida, fino ai mesi in cui il paesaggio ha tutto l’aspetto di essere lunare. Sarà molto stimolante per i vostri occhi e per il vostro obbiettivo e, se siete fortunati, riuscirete anche a cogliere un’esplosione, una colata di lava o un pennacchio di cenere. Se volete fotografare l’eruzione restando al riparo e senza fatica, potete raggiungere il porto di Riposto, che offre un’ottima visuale della Valle del Bove.
DAY 4 SIRACUSA E ORTIGIA
Ci spostiamo verso Siracusa, la “città più bella della Magna Grecia” come disse Cicerone. Qui la storia si respira ad ogni passo e le influenze delle varie dominazioni sono tangibili e chiaramente identificabili. Sono sicuramente di parte quando dico che Piazza Duomo di Ortigia è la piazza più bella del mondo! Soprattutto venendo dalla nera (con un tocco di arcobaleno) Catania, il candido bianco di Siracusa abbaglia la vista e rapisce il cuore.
Ma voglio portarvi a scoprire una chicca di Ortigia, la piccola isola che racchiude il centro storico di Siracusa e che è collegata alla terraferma da due ponti. Perché del famoso ex palazzo delle Poste, del suo lungomare e dell’imponente Duomo avrete già visto tantissime foto.
La nostra foto la scatteremo presso la basilica di San Giovanni Battista (comunemente chiamata San Giovannello), che si trova in piazza del Precursore, nell’antico quartiere ebraico. Nel corso del tempo è stata una basilica paleocristiana, poi sinagoga ebraica con tanto di ipogei con bagni di purificazione nei suoi sotterranei, poi ancora teatro, auditorium, sala per congressi ed è attualmente una chiesa cristiana. Ma al di là della sua lunga e travagliata storia, ciò che sarà molto interessante da immortalare è il gioco prospettico al suo interno e l’assenza del tetto.
Allontanandoci dal centro e assaporando l’odore di salsedine, vi porto a scoprire il mio posto preferito da cui ammirare l’alba a Siracusa. È il Faro Capo Murro di Porco, che si erge su un’alta scogliera a strapiombo sul mare e offre una pittoresca veduta sul golfo sottostante. Siamo nell’incantevole area del Plemmirio, le cui acque sono protette da una riserva e sono state cantate da Virgilio. È proprio qui che vivono in profondità le conchiglie più grandi del Mediterraneo che custodiscono storie e leggende di mare narrate nel corso dei secoli!
DAY 5 NOTO E MARZAMEMI
Per il quinto giorno del nostro itinerario fotografico in Sicilia andiamo ancora una volta a caccia di colori. Questa volta lo facciamo nel piccolo borgo marinaro di Marzamemi, in provincia di Siracusa. Tra il profumo di mare e l’eco delle storie dei pescatori, la felicità è di casa.
In quest’angolo super caratteristico dell’estremo Sud della Sicilia, potete fare un tuffo nelle acque turchesi che abbracciano le spiagge di sabbia dorata, assaggiare i mitici pomodori di Pachino e assaporare una delle mete preferite della movida siciliana. Io amo Marzamemi in primavera, quando il sole è già caldo e il profumo dei fiori si mescola con quello della salsedine. Una data da segnare assolutamente è il 20 agosto, quando viene celebrato San Francesco di Paola con regate e giochi in acqua. ⠀
Per immortalare al meglio Marzamemi, vi consiglio di andare all’alba in Piazza Regina Margherita, quando tutto è ancora silenzioso e il borgo deve ancora svegliarsi. Avvolti dal silenzio, potrete ammirare la genuina bellezza dei vicoletti del borgo e delle casette dei pescatori
Adesso è tempo di fare incetta di barocco: andiamo a Noto! Un gioiello tutto siciliano che si è meritato a pieno titolo il nome di “Città ingegnosa”.
La storia di Noto è fatta di una moltitudine di storie. Una dominazione dopo l’altra, un evento dopo l’altro, l’hanno resa piena di contraddizioni ma anche di ricchezza. L’11 gennaio del 1693, Netum venne distrutta da un terremoto in cui morirono circa 1.000 persone. Ricchi e poveri, nobili e popolani, tutti completamente uguali di fronte al dolore. Con grande orgoglio e senso di comunità, Noto venne ricostruita, o meglio venne costruita una nuova Noto.
Ed è così che oggi possiamo ammirare l’elegante “salotto barocco”, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco. Attraversando la via principale del centro storico scoverete gioielli preziosi e architetture sinuose fino ad arrivare alla maestosa Cattedrale di San Nicolò. Ecco la nostra tappa fotografica: l’enorme scalinata che guida lo sguardo verso la meravigliosa facciata in pietra calcarea.
DAY 6 RAGUSA
La patria di Montalbano è una città dalle origini antichissime: preistorica, romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina, aragonese. Ragusa vanta ben 18 monumenti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ed ha una particolarità unica. Questo scrigno di storia e arte è duplice: dopo il terremoto del 1693, infatti, i cittadini non riuscirono a mettersi d’accordo sulla ricostruzione della città, così nacquero Ragusa Superiore e Ragusa Ibla.
Proprio la scalinata che collega Ragusa Superiore al cuore antico e pulsante di sicuro vi regalerà ricordi fotografici indimenticabili. Da Santa Maria delle Scale la vista è tra le più spettacolari che i vostri occhi abbiano mai visto: un presepe accoccolato tra le curve sinuose dei Monti Iblei che si colora di dorato all’ora del tramonto. Un consiglio, la foto è più bella se nel frattempo bevete un calice di vino locale!
Altra opera architettonica assolutamente da non perdere a Ragusa è Il Duomo di San Giorgio, in particolare la sua cupola che ha ben duecento anni. Salendo da Piazza Duomo arriverete in via Solarino, una strada panoramica vi offrirà una vista privilegiata sulla cupola e uno scorcio unico sui tetti della città.
DAY 7 SCICLI E MODICA
Restiamo nel ragusano e nei luoghi in cui sono state girate le scene più famose del Commissario Montalbano e ci spostiamo tra le stradine profumate di Scicli. Via Francesco Mormino Penna è il cuore di Scicli, nonché il set del Commissariato di Vigata (che nella realtà corrisponde al Palazzo Comunale).
“Il salotto degli sciclitani” merita certamente una foto che immortali la pietra bianca che ha respirato la storia e l’impronta delle mani sapienti che l’hanno modellata.
Concludiamo il nostro tour fotografico in Sicilia con dolcezza. Andiamo a Modica e subito vi consiglio di fare tappa presso l’Antica Cioccolateria Bonajuto, la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia, dove viene prodotto seguendo un’antica ricetta azteca. Dopo aver fatto incetta di bontà e tradizione, andiamo a trovare la location per la nostra super foto!
La Chiesa di San Giorgio è una tappa imperdibile nel vostro itinerario per il Sud della Sicilia. Simbolo del barocco, con i suoi 250 gradini vi permetterà di scattare una foto indimenticabile. Il mio consiglio è di recarvi in via San Benedetto da Norcia, il più famoso punto di vista panoramico di Modica. Sarà bellissimo immortalare l’atmosfera fiabesca di luci e suggestioni che si anima al tramonto, con uno sguardo alla Chiesa di San Giorgio e al versante della città.
Il nostro viaggio nella Sicilia da fotografare si conclude. Spero che questo itinerario vi abbia fatto scoprire le sfumature più vibranti dell’isola più grande del Mediterraneo e vi abbia regalato ricordi fotografici indimenticabili.
Federica Miceli (@fede_miceli)